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Posts Tagged ‘chiesa cattolica’

Masse cosmiche spirituali

Ricordo di aver letto da qualche parte che la massa cosmica sarebbe formata per il 96% da materia ed energia “oscure”. Il resto è ciò che vediamo.

Potrebbe essere l’incipit di un racconto di fantascienza.
Ma andiamo avanti.
Nell’universo (me lo ero appuntato) agisce, o almeno dovrebbe agire, una forza antigravitazionale che qualche scienziato ha chiamato “energia oscura”. Una roba un po’ diversa dalla “materia oscura”. Più simile all’energia. Ma cosa significa esattamente “più simile”? nessuna lo sa. E’ un mistero.

Tutto sembrerebbe indicare che “l’oscuro sia fatto di dati che i nostri sensi non sono in grado di rilevare”.
La materia oscura non interagisce con i campi elettromagnetici, ragion per cui nessuno è in grado di vederla. Per questa ragione, forse, “migliaia di miliardi di queste particelle passano attraverso di noi, ogni secondo, senza che ce ne rendiamo conto”.

Ora, la mia domanda è: esattamente, quale sarebbe la differenza fra credere in tutto ciò e credere nello Spirito Santo?

De delictis gravioribus / 4

7 Maggio 2010 2 commenti

Oggi, la quarta puntata dell'inchiesta su Chiesa cattolica e pedofilia

[continua da qui. Qui la prima puntata. Qui la seconda puntata]

Padre Lawrence C. Murphy ha abusato per anni, fra gli anni cinquanta e settanta, di centinaia di adolescenti sordi della scuola St. John's a St. Francis, Wisconsin. Ci sono voluti vent'anni per provare a intentare un processo che peraltro non si è mai svolto perché da Roma si preferì soprassedere, in considerazione dell'età di Murphy (stavolta troppo vecchio) e del fatto che ormai era passato troppo tempo dall'epoca dei fatti.
Dalla ricostruzione fatta dal New York Times emerge abbastanza chiaramente come all'epoca dei fatti Padre Murhpy fu coperto dai suoi superiori e, malgrado la sua Diocesi fosse al corrente delle accuse che lo coinvolgevano, non solo non fu punito in alcun modo, ma anzi fu promosso Preside della scuola, ruolo che mantenne fino al 1974 quando, per le pressioni di alcuni ex studenti che affissero fuori della cattedrale di Milwaukee la sua fotografia con la scritta "Most Wanted", venne messo a riposo.

Continua su La poesia e lo spirito

De delictis gravioribus

Su La poesia e lo spirito ho iniziato la settimana scorsa a pubblicare una serie di articoli a proposito delle tristissime vicende di pedofilia che riguardano membri della Chiesa cattolica, e di come questa li abbia trattati nel passato e come lo stia facendo ora.

Partendo dai casi messi in luce recentemente dal New York Times, quello di Stephen Kiesle e quello di Lawrence C. Murphy, la cui documentazione il giornale americano ha ricevuto dai legali di alcune delle vittime e che ho letto per intero, ho cominciato un viaggio decisamente doloroso con l'intenzione di provare a capire, dall'interno, questa orrenda pagina. Darammatica per tutti: per le vittime, ovviamente, ma anche per tutta la Chiesa.

Sono rimasto molto colpito dalla mancanza di voci dichiaratamente critiche dall'interno della Chiesa (ad eccezione di quella di Hans Kung, qui e anche qui). Come se sul banco dell'accusa potessero sedere solo laici, atei antipapisti, protestanti, anglicani. Ma non i cattolici.
Può darsi che mi sbagli. Che mi sia sfuggito qualcosa.
Ma la percezione, sulla stampa, sui media, sui blog, è di un assoluto arroccamento a difesa di papa Ratzinger, senza se e senza ma.

Ecco i link:
Prima puntata
Seconda puntata
Terza puntata

(ne seguiranno almeno altre quattro)

Nel vivo

Bene. Si entra nel vivo.
Che la Chiesa cattolica, cui mi pregio di appartenere, se ne uscisse alla quasi-vigilia delle elezioni con un spot anti-Bonino era assai prevedibile.
La stessa candidatura di Bonino era un assist imperdibile quanto scontato. E il voto delle suore? e delle parrocchie? ci eravamo chiesti tutti un minuto dopo l'annuncio della Emma. Qui si va incontro a sconfitta certa.
Quindi di che indignarsi?

Piuttosto mi indigna la pars construens (o costruens?)
Passi Bonino, campionessa della laicità.
Ma dall'altra parte? Come si può candidamente proporre di votare per "quelli"?

Abbiamo (a parte la Polverini, il cui pensiero religioso credo ignori la totalità della popolazione italiana), abbiamo la negazione dela civiltà cattolica-cristiana. Abbiamo il fideismo pagano, il sentimentalismo populista new age che si costruisce la religiosità su misura (cos'altro è lo slogan stucchevole dell'amore che tutto vince se non il trionfo della spiritualità fai da te, vacua e fricchettona di una qualsiasi setta neo-orientaleggiante?).
Le presunte radici cristiane vantate dai partiti di destra non reggono l'impulso franoso dell'intolleranza e della volgarità egoista più pura, incarnato dalle stesse persone che armano i loro fucili di slogan rétro, nebbiosi e radicali inzuppati nelle torbide acque del Po.
E per carità di patria lasciamo stare i comportamenti del capo supremo. Anzi no. Per una volta. Accettiamo lo scontro sul terreno dell'ovvio.
Campione della vita e della tradizione il nostro presidente? Campione della morale ipocrita e mercimoniosa di valori custoditi nei cassetti con la lavanda da tirar fuori la domenica mattina dopo i bagordi dionisiaci del sabato sera. Sappiamo tutto dell'Uomo. E sia. Accettiamo la sua solidarietà al papa. Accettiamo il sorriso da padre buono, una po' birboncello e un po' peccatore. Chi non lo è. Ma almeno: difensore della vita! Il campione della ricchezza e della sconcezza fatta Idolo, il Rettore dell'Università del profitto e della materia sudicia di visceri di agnelli d'oro manufatti con i soldi della ricostruzione.
Questi sono i valori che la Chiesa italiana propone ai suoi fedeli. L'inconsistenza di sentimentalismi a-cattolici, in salsa di bacco, rivoltati nel lettone di Putin fra tette scollegate fra loro come neuroni nel cervello fritto di Cota.

Avventure di un povero cristiano del secondo millennio

Staminali, fecondazione assistita, testamento biologico, matrimoni omosessuali, eutanasia…. non stanno diventando un po’ troppi gli argomenti sui quali la Chiesa non è in grado di dare al suo popolo una risposta?

Ripeto: al suo popolo. Non alle agenzie di stampa.
Lo confesso: io mi sento lasciato solo. Le sole risposte che ricevo sono buone o per estremisti integralisti o per le beghine. Io ho bisogno di una risposta che si confronti con la modernità, che coniughi la fedeltà ai valori assoluti con il cambiamento procurato a tutti noi dalla scienza e dalla tecnica.
Fino a quando?

Ieri sera, a Ballarò, Stefano Rodotà ha ripreso una citazione di papa Paolo VI, già utilizzata in un articolo del 19 luglio 2008):

"Pur escludendosi l’eutanasia, cio’ non significa obbligare il medico a utilizzare tutte le tecniche di sopravvivenza che gli offre una scienza infaticabilmente creatrice. In tali casi non sarebbe una tortura inutile imporre la rianimazione vegetativa, nell’ultima fase di una malattia incurabile? Il dovere del medico consiste piuttosto nell’adoperarsi a calmare le sofferenze, invece di prolungare piu’ a lungo possibile, e con qualunque mezzo e a qualunque condizione, una vita che non e’ piu’ pienamente umana e che va verso la conclusione".

(Paolo VI, Lettera al cardinale Villot)

Ha un bell’aspetto

7 febbraio 2009 1 commento

"Il percorso naturale della morte bloccato dai medici"

Sono parole di Beppino Englaro, persona mite e ragionevole, mi sembra.
Parto da qui, tutte le volte che penso ad Eluana. Dal fatto che Eluana non-vive. E’ tenuta in vita al di là di ogni sensatezza. Al di là di ogni principio o morale.
Sento parlare di "difesa della vita" e mi sfugge qualcosa. Credo di capire che ci sia in gioco qualcos’altro. In ogni caso mi spaventa. Mi sento accerchiato come in un incubo, come nel sabba di Eyes wide shut, da ministri di un culto della vita che non prova misericordia.
Mi sfuggono i termini di questo radicale materialismo.

Scriveva Ignazio Marino: "La dignità della vita dal suo inizio alla sua fine naturale non si difende prolungando artificialmente un’agonia. Tale prolungamento come estensione assoluta del principio di Ippocrate potrebbe sfociare nell’idolatria della scienza e nella rinuncia all’umanesimo e persino nella rinuncia alla carità cristiana" Ho già scritto qualcosa in merito, non voglio ritornarci.
 Ho letto cose molto belle, poetiche e piene di dubbi, o piene di certezze .

Alla fine l’aspetto più tragico è che anche in un momento così doloroso e intimo, si debba finire a parlare del presidente del consiglio. E del resto, al di là di ogni convincimento, di ogni dubbio, di fronte alla contemplazione di un mistero insondabile, come si può restare indifferenti di fronte a una tale autentica profanazione del diritto al dolore? : “E. ha un bell’aspetto”.

Non ho neppure il coraggio di scrivere il suo nome associato a questa volgarità. Sapete quello che ha aggiunto, a proposito del suo ciclo mestruale. Io non so se questo ora sia il punto centrale della questione, ma in un certo senso sì.
La spaventosa assenza di pietà manifestata da coloro che dichiarano di lottare in difesa della vita mi lascia davvero tramortito.

Il catalogo è questo

2 dicembre 2008 9 commenti

Pena capitale
Mauritania, Arabia Saudita, Emirati Arabi, Yemen, Sudan, Iran, Afghanistan, Nigeria, Somalia.

Carcere a vita
India, Pakistan, Birmania, Guyana, Sierra Leone, Uganda, Tanzania, Bangladesh, Barbados

Lavori forzati
Guinea Bissau, Angola, Mozambico

Eccetera.

Soluzionen finalen

20 gennaio 2008 8 commenti

Il Papa ha molto, troppo spazio nei media, quindi togliergli la parola ogni tanto non può che far bene alla democrazia.
Questa la tesi di Andrea Inglese. Immagino che se lo imbavagliassimo per un paio di mesi questo sarebbe il massimo. Che dico due mesi? Due anni. Due anni senza quel rompiscatole.

Ma questo non può e non deve valere solo per il Papa, ma anche per Berlusconi, per Prodi, per Veltroni, per Bruno Vespa, Giuliano Ferrara e per chiunque parli troppo. Come nel Grande Fratello (o, più semplicemente, come a scuola) chi parla di più deve essere spedito in castigo.

Questo prevede l’istituzione di una sorta di comitato, di una giuria che valuti i reprobi. Una commissione nazionale mista (uno statistico, un cronometrista, un intellettuale e due sindacalisti) si riunirà ogni settimana e stilerà le classifiche con le relative sanzioni.
A rotazione tutti dovranno avere diritto di parola, anche se non hanno nulla di interessante da dire e nessuno disposto ad ascoltarli. Il diritto comunista della Parola libera così stabilisce e così deve essere.
Verrà pubblicato, sia su carta che online (quest’ultimo in modo ipertestuale) un tabellone deve inserire i nomi di coloro che straparlano, con i minuti loro concessi e il calcolo di quanti gliene restano.

Per funzionare il regolamento dovrà essere applicato alla lettera. Dunque non sarà possibile invitare il presidente del Consiglio a parlare della crisi di governo, o il capo dell’opposizione a parlare della finale di Champions league, e al loro posto verranno scelti colui o colei che li seguono nella classifica del Diritto alla Parola, chiunque essi siano. Un po’ come attingere dalla graduatoria dei supplenti. Se l’avente diritto dovesse rifiutare si chiama il successivo e così via, fino a che, a Controcampo, non saremo più costretti a sorbirci l’ennesimo battibecco fra Abatantuono e Mughini, rimpiazzati rispettivamente da Sante Allegri di Frosinone e Giuseppina Consolo, di Piazza Armerina (Enna).
L’Angelus ovviamente verrà direttamente cassato (la Commissione avendo valutato inopportuno trovare un sostituto), al suo posto una rubrica di Sudoku, tenuta da tale Onofrio Santi, un tipo in gamba, presidente del circolo di Sudoku di Bracciano e Manziana.
Da indiscrezioni, i primi a subire il democratico ostracismo della Commissione, oltre ai summenzionati, saranno Bertinotti, Napolitano, Fabio Fazio, Fabio Volo, Francesco Totti e Gattuso (sostituiti da Vucinic e Gourcuff) Valentino Rossi, Cucuzza., il criminologo Francesco Bruno, l’avvocato Taormina e Crepet, Giochi Preziosi e … insomma, i nomi li conosciamo tutti.

Mi sembra davvero un’ottima idea.

Una persona onesta

15 ottobre 2007 2 commenti

"Appena li vide, Gesù disse: «Andate a presentarvi ai sacerdoti». E mentre essi andavano, furono sanati." (Lc, 17,11)

La persona onesta del titolo nella fattispecie è un prete, don M., viceparroco della parrocchia **.

Alla messa "dei bambini" di ieri, alla fine della predica un bambino del catechismo alza la mano per fare una domanda.
La domanda, relativa al Vangelo letto e spiegato in precedenza è: "Ma Gesù ai lebbrosi guarisce prima il corpo o l’anima?"

Don M. sorride e gli fa: "Bella domanda! In effetti dal Vangelo questo non si capisce. Ci penserò".

(avrebbe potuto sbrigarsela molto facilmente e dargli una risposta lì per lì. Invece ha avuto rispetto della domanda e di chi l’ha fatta).