Solo una paginetta
Ad uso (ma non solo) dei non-lettori del cosiddetto Domenicale del Sole 24 Ore, mi piace trascrivere l’ultimo bellissimo brano dell’intervento che Luigi Meneghello ha letto pochi giorni prima di morire all’Università di Palermo, e che stava rielaborando per un articolo che sarebbe uscito proprio sul supplemento del Sole.
Meneghello ricorda come il padre, apprendista tornitore, dovette superare un esame finale del corso professionale, che consisteva nella realizzazione di un semplice manufatto, nel suo caso una vite senza fine.
“Preparò il pezzo, misurò, ci fece i segnetti che bisogna farci per tornire una vite senza fine, e a questo punto il capo che lo stava a guardare aveva già capito che era bravo e disse: ‘basta così.’
“Vorrei poter fare così anch’io, se ne avrò il tempo – commenta Meneghello –, scrivere qualcosa di veramente conclusivo, magari solo una paginetta, o un paio, ma da scrittore finalmente maturo. E che voi, come già a mio padre i suoi esaminatore, mi diceste: ‘OK, basta così.’”
sì, è proprio bello. l’ho letto anch’io stamattina e ho pensato: curioso, uno scrive che sogna di comporre almeno una paginetta perfetta, al mdo della vite del padre, e non si accorge che l’ha appena fatto. grazie meneghello, basta così.
ciao
sergio garufi
Che belle parole.. mi hanno emozionato.
Ben più ambizioso di suo padre, in realtà.