E’ Natale
Anche quest’anno, in barba a tutte le leggi della prospettiva, della geologia, della botanica, della geografia, della meteorologia, dell’urbanistica, dell’idrologia, dell’astrofisica e della zooprofilassi è toccato a me fare il presepe.
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Io mi sono salvato da tutto ciò che è natalizio a parte le luminarie.
Ma almeno esiste la domenica a Osaka?
Dovrei fare l’albero. pensi sarebbe utile un dottore forestale?
La domenica esiste. E’ un concetto vago, ma esiste.
Mauro, per fare l’albero (oltre a volerci un seme eccetera) bastano le palle.
AH AH AH AH AH AH AH!
Ennio, ho letto che in Giappone il Natale è molto sentito, invece. Si festeggia negli alberghi a ore, o on scambi di coppie (non ricordo dove l’ho letto, ma sicuramente su Repubblica.it, visto che a) non leggo altro; b) è in sciopero (non so se lo sai) e ci sono sempre le stesse notizie tutti i giorni tutto il giorno, che io leggo in continuazione comese fossero sempre aggiornate. E stupendomi ogni volta.
e.
Ezio, il Natale è molto sentito perché tutti ripetono ossessivamente la parola.
Questa conversazione è stupenda. Auguri a entrambi.
Leo
a me fa morire l’espressione (molto in voga in questi giorni)…“se non ci sentiamo…” prima della formale formulazione degli auguri.
Formulo formalmente i miei auguri, sia che ci sentiamo o no. Il presepe, anche se urbanisticamente, idrogeologicamente, astrofisicamente, zooprofilatticamente scorretto, te lo invidio. Io ho tutto l’occorrente, ma da qualche anno non riesco ad aprire gli scatoloni in tempo utile. Però mi rifaccio con la cucina.
Pamela
Leo, Pamela e tutti: auguri a voi!